Napoli, 8 ottobre 2013 – La fumata c’è stata, grigia o bianca che sia, a seconda dei punti di vista. Non certo candida per de Laurentiis. La decisione di giocarlo anticiparlo al venerdì 18 il derby del Sud, “fa più male a noi che a loro”, è il pensiero del patron, che guarda al ritorno, poche ore prima della partitissima con la Roma, di alcuni suoi guaglioni dalle rispettive nazionali. Ma tant’è, alla fine sta bene pure a lui la decisione del prefetto della Capitale, affinché si eviti l’incrocio con il corteo “No Tav” previsto nel pomeriggio di sabato 19 a Roma. L’importante è che alla fine non sia stato stravolto il campionato e non si sia spostata la gara, come aveva fatto sapere lo stesso tecnico Benitez, in un periodo di concomitanza con altri importanti gare di campionato o Champions. Ma alla fine, lo dice a gran voce De Laurentiis, “sarà una partita bellissima, in questo momento Roma-Napoli è la sfida delle sfide”. Fine dell’attesa, dunque, non resta che parlare di calcio giocato. Di tempo per preparare la supersfida che già sa di scudetto ce n’è eccome. Tempo al Napoli per recuperare gli uomini migliori finiti in infermeria. Su tutti, Higuain, che ha recuperato e ci sarà. Maggio, per il quale dovrebbe essersi già chiuso il breve calcario alla luce dell’intervento al ginocchio. Dubbi resistono ancora su Albiol. A cui si aggiunga Zuniga, affaticato ma che risponderà presente. Di buono c’è che, causa infortuni, nessuno dei quattro si è aggregato alle nazionali per le gare prevista da questa settimana di sosta. Dunque, alla fine arriveranno tutti e quattro – fatta eccezione per l’interrogativo che campeggia sulla testa di Raul Albiol – freschi e riposati per la sfida dell’Olimpico con una Roma che, fino ad oggi, ha collezionato sette vittorie su sette. Giova ricordare, di contro, che saranno ben dieci gli azzurri impegnati con i colori delle loro rispettive nazioni: Insigne, Fernandez, Behrami, Dzemaili, Inler, Pandev, Reina, Mertens, Armero e Radosevic. Il resto della rosa s’è ritrovato già ieri a Castel Volturno per la ripresa della preparazione. Dove si è cominciati già a studiare l’avversario: la Roma di Rudy Garcia, una vera e propria macchina da guerra e da gol, miglior attacco del campionato, con 20 gol segnati, e migliore difesa, con un solo gol subito. E’ certo, come già s’è visto contro il Livorno, che l’opera di Benitez si concentra soprattutto sul reparto arretrato, anche perché il Napoli non è certo a corto di reti, con o senza Higuain in campo. E tenuto conto che il fuoriclasse argentino all’Olimpico ci sarà, eccome, non c’è dubbio che la fase da curare è quella difensiva. Che pretende un sacroficio maggiore a uomini diga del calibro di Berhami ed Inler. Si partirà dalla vecchia regola del calcio all’italiana. Prima regola: non prenderle. Anche perché, a voler essere strateghi all’italiana fino in fondo, al Napoli non dispiacerebbe un pareggio. Forse neppure alla Roma. Ma bisogna ricordarsi pure chi sono i protagonisti: i due tecnici che finora hanno espresso il miglior calcio in questo campionato. E sono entrambi stranieri.
(giuseppe porzio)
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL